I siti e-commerce sono la croce dei SEO frettolosi e la delizia dei SEO più riflessivi.
Aprire un e-commerce significa nella maggior parte dei casi ricorrere ad un CMS di uso diffuso, che dà tutto e di più in termini di funzionalità.
Negli ultimi tempi tutti (o quasi) i CMS per e-commerce offrono di core varie funzioni per l’ottimizzazione delle pagine per la SEO.
Quello però che non tutti considerano è il fatto che fare un buon progetto e-commerce lato seo significa anche andare oltre alcuni campi da riempire con i più noti tag e metatag quali title, description, alt, e- ultimamente – anche una buona ottimizzazione di URL SEO friendly. Occorre pensare anche a una struttura di linking delle pagine che mostri allo spider del motore di ricerca le pagine effettivamente esistenti e non una miriade di pagine fantasma duplicate che esistono soltanto perché generate da link maldestri.
Mi è recentemente successo di fare un’analisi di un e-commerce, nella sola lingua italiana, che ha più di 30.000 pagine indicizzate in Google, ma che nella realtà non arriva a 1.000 prodotti inseriti. Ma allora le altre 29.000 pagine da dove vengono?
Il sistema di linking a partire dalla home page per finire alle pagine più interne, le schede prodotto, è stato completamente ignorato fin dall’inizio, permettendo a ZenCart di moltiplicare le pagine senza controllo, passando da 1.000 a 30.000.
Un buon sito di e-commerce deve prevedere fin da prima dell’installazione un controllo delle pagine moltiplicate tramite il file robots.txt, affinché il CMS non impazzisca a creare pagine inesistenti, moltiplicando così gli stessi contenuti e diminuendo la reale efficacia di ogni singola “vera” pagina.
Ma per questo occorre un lavoro di SEO nell’ombra, che nessuno apprezzerà direttamente, ma che fornirà prestazioni lato SEO sicuramente migliori e durature.
Ottimizzare un e-commerce al meglio è un investimento di lunga durata che tutti i proprietari di negozi online dovrebbero fare fin dall’inizio.